CASTLE

Quando debuttò su ABC nella primavera 2009, Castle venne subito accolto con interesse: piacque l’abbinamento tra procedural poliziesco e commedia sentimentale, che fa tanto anni 40 e film come Hepburt & Grant (o romanzi di Ellery Queen, a cui evidentemente si ispirava il personaggio protagonista, romanziere giallo con hobby indagini). La coppia Nathan Fillion/Stana Katic aveva inoltre la giusta alchimia per reggere il gioco: lo scrittore gigione e piacione e la poliziotta insofferente e professionale. Cane & gatto il cui rapporto era venato dalle contraddizioni di una forte carica di negata attrazione erotica, costretti a lavorare insieme per via degli addentellati politici del fascinoso scrittore, in cerca di ispirazione dalla realtà per i suoi romanzi. Era piaciuto tanto che di là dell’Atlantico, come poi in Italia, la serie era subito balzata in testa agli ascolti (e da una 1ᵅ stagione da 10 a una 2ᵅ da 24 episodi). Un successo che – fatti i debiti distinguo – un po’ ricordava quello di Dr. House. Da allora molte indagini sono passate sul piccolo schermo: Castle è progressivamente cresciuto nell’audience, personaggi collaterali si sono meglio delineati (in particolare l’aumento del controcanto costituito dalla coppia di detective Esposito e Ryan) acquistando più spazio, una trama orizzontale è stata costruita valicando anche il confine delle diverse stagioni (la ricerca dell’omicida della madre di Beckett). Ma sostanzialmente il consenso della serie ha continuato ad appoggiarsi su quella strana coppia. Peccato che gli autor abbiano alla fine deciso di capitolare, imponendo una svolta nel rapporto della coppia proprio alla fine della 4ᵅ stagione, con i due che “cedono” e diventano amanti. Il nuovo status sentimentale però (inizialmente la difficoltà ad accettarsi come partner, poi la necessità di tenere segreta la relazione almeno sul lavoro con gli inevitabili malintesi e imbarazzi verso i colleghi) finisce per bruciare proprio l’elemento di forza della serie, la tensione erotica tra i due, in qualche modo normalizzati, con Castle che da scavezzacollo diventa iperprotettivo e tremebondo dei rischi che corrono le “sue” donne (entra in gioco anche la raggiunta autonoma della figlia). Insomma: se il versante crime drama resta di buon livello, scade quello comedy. Castle resta una buona serie, ma con qualche punto di gradimento in meno (e qualche chilo di Fillion di troppo).

Creata da: Andrew W. Marlowe
Cast: Nathan Fillion, Stana Katic, Tamala Jones, Jon Huertas, Seamus Dever, Penny Jonson Jerald, Molly Quinn, Susan Sallivan.