A Firenze per girare un film, l’attrice protagonista del telefilm Castle su Rai Due si racconta a Sorrisi

È una bella giornata, a Firenze, quando incontriamo Stana Katic: il cielo è terso e la vista della città dall’alto della Torre Guelfa, con il Duomo e il Palazzo Vecchio da un lato e le colline dall’altro, ci regala una delle panoramiche più spettacolari della città: «Qui è davvero bellissimo» esclama lei.

Canadese dell’Ontario, 36 anni, nata sotto il segno del Toro, Stana è l’attrice che da sette anni interpreta  la detective Kate Beckett nel telefilm «Castle». Una detective amatissima dal pubblico, tanto che per il secondo anno consecutivo ha vinto il «People’s Choice Award», premio particolarmente ambito a Hollywood perché viene deciso dal pubblico e si sa, quando sono gli spettatori ad amarti, allora la tua carriera è in una botte di ferro (anche Nathan Fillion, l’attore che interpreta «Castle»; e la serie sono stati premiati).

E infatti «Castle», alla sua settima stagione (in onda su Fox mentre su RaiDue è appena partita la sesta), non accenna a mostrare segni di stanchezza. Dopo aver tenuto per anni gli spettatori incollati allo schermo con il loro tira e molla romantico, la bella Beckett e l’incorreggibile Castle sembrano finalmente aver trovato la ricetta per il loro «e vissero felici e contenti».

Sembrano…
«Io personalmente adoro andare al cinema per immedesimarmi nei personaggi sullo schermo e farmi sorprendere da risvolti inaspettati, quindi mi piace fare lo stesso come attrice».

E quindi non ci darà nessuna anticipazione su cosa ci attende con i nuovi episodi, vero?
«Vero. Scherzi a parte, non sono io che scrivo le sceneggiature, ma quello che vi posso assicurare è che i nostri scrittori sono i più grandi fan della serie, amano i personaggi, amano la storia e soprattutto adorano intrattenere il pubblico. Quindi abbiate fiducia, perché vi assicuro che quello che hanno in serbo sarà più che soddisfacente…».

È venuta in Italia per girare un film indipendente, «The Tourist».
«Sì e devo confessare che l’ho fatto anche per una ragione: poter passare del tempo da voi, adoro l’Italia. Certo questa ragione da sola non sarebbe bastata e infatti ciò che mi ha convinto è stata l’ambientazione nel mondo del calcio storico fiorentino. La Storia è la mia passione e mi entusiasma il fatto che un progetto come questo abbia la potenzialità di far conoscere a un pubblico internazionale questa tradizione locale, probabilmente poco nota anche a molti italiani. Nel cast ci sono anche Alessandro Preziosi e Alessandra Mastronardi. Non ho lavorato direttamente con loro, ma li ho incontrati e sono davvero simpatici». 

In pratica ha usato le vacanze, fra una stagione e l’altra di «Castle», per fare questo film? 
«Firenze è straordinaria: nei momenti di pausa ho esplorato la città, ho cercato di impararne la storia e ho fatto molti acquisti. Non sono una di quelle persone che vanno matte per lo shopping, ma da voi come non farsi tentare? E poi mi piace parlare la vostra lingua: l’ho imparata all’università e quando uno dei miei cinque fratelli, studiava a Milano sono venuta spesso a trovarlo. Ho avuto persino un fidanzato italiano… siciliano, per l’esattezza. Non mi ci fate pensare, che tipo! Mi faceva venire il mal di testa».

Non saranno state le granite siciliane troppo fredde?
«Ovviamente no, anche se io vado matta per il gelato: nocciola e pistacchio. La gelateria San Crispino a Roma è la mia preferita. I vicoli delle vostre città, tra cui Roma e Firenze, sono meravigliosi. Dalla strada si può sentire la gente cucinare, parlare, guardare la TV, è come essere nelle loro case. Si percepisce un senso di appartenenza alla comunità molto forte, non esiste “io” e “mio”, quanto piuttosto “noi” e “nostro”».

Ma lei lo guarda sempre «Castle» in TV?
«No, non ho neanche la TV perché non ho molto tempo libero».

E in quel poco cosa fa? 
«Adoro andare al cinema, pensare come i personaggi e seguire la storia. Ma la mia attività preferita, quando torno a casa dal set di “Castle”, è crollare sul letto. Addormentata!».