Quando abbiamo visto per la prima volta l’agente dell’FBI Emily Byrne, interpretata dalla canadese Stana Katic (Castle), era intrappolata in una vasca di vetro che si stava riempiendo lentamente d’acqua. scomparsa da 6 anni e presunta morta dopo essere sparita mentre inseguiva uno dei più famosi Serial Killer di Boston. Suo marito e collega agente dell’FBI Nick Durand (Patrick Heusinger) si è risposato e sta crescendo loro figlio con la sua nuova moglie. Una chiamata nel mezzo della notte del presunto killer lo avverte della situazione di pericolo di Emily e cominciamo lo sconvolgente viaggio che avrà luogo.
Il thriller di 10 episodi, Absentia debutta Domenica, 21 gennaio su showcase.
È chiaro che stiamo tutti per intraprendere un viaggio che non dimenticheremo facilmente, con il trauma emozionale sia della sua scomparsa che del suo ritorno che lascia tutti in subbuglio.
“Emily riappare in un mondo che è andato avanti senza di lei” dice la Katic, che è anche produttore esecutivo della serie. “Suo marito si è risposato, suo figlio è cresciuto chiamando qualcun’altra mamma. Suo padre (pilastro nella sua vita) si è ammalato. Suo fratello è andato nel tunnel della dipendenza e tutti hanno trovato un posto dove sono a proprio agio che non la include più. Ci sono una serie di segreti ben nascosti in ogni personaggio. All’improvviso lei ricompare, e si deve reintegrare in un mondo che ha trovato la sua comfort zone senza di lei. Mentre la nostra storia va avanti e quei segreti vengono dissotterrati, capiamo perché il personaggio è costretto a una vita da fuggitiva.
A proposito, mentre lei cerca di scendere a compromessi con il suo ritorno, si ritrova a essere sospettata in una serie di omicidi. Per provare la sua innocenza si da alla fuga – e Nick è incaricato di portarla alla giustizia.
Se sembra ci sia molta azione, è perché è così, ma è gestito in modo tale dal regista e produttore esecutivo, Oded Ruskin (False Flag), che gli spettatori mollano la presa e si godono solo la corsa.
Ma sorgono delle domande sulla tempistica. Perché liberarla ora? Qual’è il motivo? Perché lasciarla in vita?
Alla fine potremo sapere le risposte a queste domande e di più. Nel frattempo possiamo apprezzare il ritorno di Katic sui nostri schermi.
“Quello che mi è piaciuto più di Emily Byrne è che è una sopravvissuta antieroe” dice Katic. “Ho letto di persone che sono sopravvissute alla seconda guerra mondiale e all’olocausto e così via. Le storie di sopravvivenza mi intrigano. Quello insieme al fatto che ha tutte le complessità di un anti-eroina… Come Attrice quel personaggio e stato interessante da esplorare. Nessuno è un angelo.”
Si può dire con sicurezza che questo non è un “Castle 2.0”


PRONTI AD APPASSIONARVI DI STANA?
LA KATIC DI “CASTLE” DIVENTA OSCURA IN “ABSENTIA”

Fan di Castle, rallegratevi!

Come la maggior parte di voi sa, una delle più popolari esportazioni del Canada, la nativa di Hamilton, Ontario, Stana Katic è finalmente tornata al posto a cui appartiene: il nostro piccolo schermo.

Come headliner del nuovo thriller di Showcase Absentia, la tre volte vincitrice del People’s Choice Award interpreta un ruolo molto più oscuro del suo amato capitano della NYPD Kate Beckett che fa faville, romanticamente e professionalmente, con lo scrittore di mistero Richard Castle (impersonato da un altro super Canuck, Nathan Fillion) su ABC per otto stagioni.

Nella sua ultima reincarnazione sullo schermo, la Katic interpreta ancora un ufficiale della legge, ma questa volta l’agente dell’FBI Emily Byrne è il centro del mistero che deve essere risolto.

Dopo essere stata dichiarata morta in ‘Absentia,’ Emily deve reclamare la propria famiglia, la propria identità e la propria innocenza quando si ritrova ad essere la prima sospettata in una serie di omicidi. Oh, e suo marito, Nick, si è risposato, suo figlio si è fatto grande, cresciuto da un’altra donna, ed ha assolutamente perso il finale di Sex and the City.

Postmedia Network ha parlato con la quarantenne bellezza, che per lo show funge anche da produttore esecutivo, dopo aver visitato di recente Toronto per discutere del movimento #MeToo, Tim Hortons e la sua insolitamente appassionata fanbase.

Senti quel rumore? I tuoi fan gridano, ‘Alleluja, è tornata!’
[Ride] Alcuni di loro hanno visto Absentia in anticipo perchè lo show è andato in onda in alcuni mercati stranieri. Le persone erano davvero eccitate al riguardo, e ciò ha riverberato nel mercato canadese.

Hai capito perchè i tuoi seguaci sono così leali e fanatici? Non scherzerei con loro.
[Ride] Se tu lo capisci, dimmi, così posso confezionarlo e venderlo. È molto carino e dolce. Sono davvero fortunata che i miei fan mi abbiano seguita nel nuovo show. E so che si innamoreranno davvero di tutti gli attori così come di tutti quelli che lavorano dietro le quinte. Non do niente di tutto questo per scontato, sono davvero grata.

Absentia è un discreto allontanamento dalla commedia romantica/mistero TV nel quale ti sei avvolta.
È più grintoso ed oscuro. È un thriller psicologico ma, anche se la maggior parte delle famiglie è compicata, questa famiglia è più complessa della maggioranza. Penso sarà eccitante per la gente.

I tuoi fan impazziranno?
Sto interpretando un’anti-eroe in molti sensi. Sarà qualcosa di nuovo per il mio pubblico. E nessuno è un angelo, cosa per la quale sono eccitata. La storia si incentra sul personaggio che interpreto; tuttavia, ciascuno dei personaggi ha un arco fantastico ed un percorso, come la maggior parte delle storie d’insieme fa. Questo personaggio ha una parte tra quello che è lo standard della moralità e quel che non lo è. Ed un po’ più fedele alla forma, cioè, le persone sono complesse, fanno sbagli, e si comportano male. Fortunatamente, nel mondo di Showcase, ci è permesso giocare con quelle dinamiche.

Suggeriresti di “abbuffarsi” con il tuo show, oppure di guardarlo settimana per settimana?
Dipende dal singolo spettatore. Ma dal momento che c’è alta intensità in certi momenti, per me, se qualcosa ha quella tale velocità, ho bisogno di spezzare. Alcune persone hanno solo bisogno di fare un respiro.

Stai lavorando con il tuo co-star di Quantum of Solace, Neil Jackson! È stato scelto perché voi vi conoscevate?
Mi stai chiedendo se abbiamo “legato”! (‘bonded!’) [Ride] Io sono stata ripresa a Londra e la sua parte è stata filmata in Sud America, quindi no.

Possiamo aspettarci una seconda stagione?
È una domanda che dovrò far decidere alle reti.

Sei una produttrice – senti che il movimento #MeToo abbia cambiato le cose o che le cose siano cambiate per un po’?
La transizione è accaduta per un po’, il che è eccitante. Appena apriamo lo storytelling ai nostri diversi tempo, sento che stiamo raccontando storie più avvincenti e coinvolgenti. Sento che ciò sta accadendo ed è accaduto per abbastanza. È grandioso che le persone sfidino il sistema e facciano del loro meglio.

Quanto spesso torni a ‘The Six and the Hammer’?
Almeno una volta l’anno.

Cosa fai quando ritorni in Ontario?
Devo avere un doppio (caffè) quando atterro. Sicuramente. Tutti lo sanno, specialmente gli amici che vengono a prendermi in aeroporto. A proposito, ne ho uno seduto accanto a me mentre parliamo. Ci sono molti ottimi ristoranti che è difficile sceglierne uno specificamente. Sono sempre fortunata riguardo il mangiare buon cibo. Forse il miglior posto? Andare in giro con i miei amici e la mia famiglia e coccolarmi in un ambiente accogliente.