Stana Katic sta tornando in TV in un modo che i fan non hanno mai visto prima. Dopo otto anni su Castle della ABC, la Katic fa il suo ritorno alla televisione su Amazon con il nuovo thriller psicologico Absentia. Anche il suo nuovo personaggio Emily Byrne è nelle forze dell’ordine, questo volta nell’FBI, ma è molto più oscura di quanto abbiamo visto la Katic recitare prima. La serie inizia quando Emily viene trovata picchiata e con lividi, ma viva, dopo sei anni da quando la sua famiglia aveva presunto che fosse morta.

Il suo ritorno alla vita normale arriva con urti e lividi dato che Emily realizza che suo marito ed il suo giovane figlio sono andati avanti senza di lei. L’unica chance che lei ha di reclamare una vita normale è mettere insieme i nebbiosi ricordi della sua abduzione per capire chi l’abbia catturata e perchè, ma il percorso porrà domande sulla sua moralità e su che ruolo abbia lei effettivamente giocato nei crimini che hanno portato al suo rapimento.

TV Guide ha parlato alla Katic su cosa l’abbia attratta verso questo nuovo ruolo, su quanto sia diverso da Castle e sul se possiamo già aspettarci una seconda stagione.

Cosa del copione ti ha fatto voler fare questo come tuo progetto successivo? 
Stana Katic:
L’elemento principale per me in questo personaggio ed in questo show è stato l’idea di interpretare un anti-eroe. L’idea di fare un personaggio come quello di Cillian Murphy in Peaky Blinders o come quello di Tom Hardy in Taboo — questi sono quei personaggi per i quali il pubblico fa il tifo per tutta la stagione, ma cavalchiamo una linea sottile perchè la nostra stessa moralità è in discussione per tutto il tempo. Questi personaggi non sono il classico eroe. Sono storie del giorno d’oggi. Sarebbe davvero grande fare questo come attore. In più, in quel momento, stavo leggendo di sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale ed all’Olocausto, e sono stata ispirata dalle loro storie, dalle complessità di una persona che ha attraversato quell’esperienza terribile. Ho pensato che sarebbe stata una qualità interessante da esplorare in un personaggio come Emily.

Quanto importante è stato per te assumere qualcosa di radicalmente diverso da Castle?
Stana Katic: La scelta non è stata fatta per contrasto, la scelta è stata più focalizzata su quali storie interessanti ci sono lì fuori da fare. Chi sono i registi con cui farle? Questa storia è stata primariamente prodotta e creata dalla Sony, e loro l’hanno fatta in un modo in cui stiamo di base raccontando in televisione una configurazione a stile più indipendente. Ho pensato che sarebbe stata un’esplorazione molto interessante come personaggio e come storyteller. È un pezzo serializzato. Ci sono solo differenze standard tra il narrare una storia serializzata vs narrare una procedurale. Ero eccitata riguardo l’esplorare l’arco di un personaggio, l’arco di una storia in quel modo. Poi ho potuto partecipare come produttore, e quella è stata un’eccitante opportunità e ne sono stata davvero, davvero felice. È stata una cosa che la Sony mi ha offerto quando stavo considerando di prendere la parte.

La Beckett in Castle aveva una bussola morale molto robusta che è stata raramente testata, mentre Emily è molto più ambigua. Quali sono state le sfide e le parti divertenti dell’interpretare qualcuno come lei? 
Stana Katic: La amo. È il classico anti-eroe!…mi è piaciuto interpretare Kate Beckett, ma come hai detto tu, la sua moralità non è mai stata in discussione. Lei era sempre dalla parte giusta della legge. Penso che questo personaggio sia un po’ più vero. Questo è quel che gli esseri umani sono molte volte. Sì, facciamo errori e cerchiamo di fare le cose giuste in alcuni casi. Spesso, ci comportiamo da posizioni amorali. Questo è lo storytelling moderno. Cerchiamo persone per cui tifare, ma mentre tifiamo per loro, come pubblico siamo chiamati in causa. Ci sono momenti in cui quando un pubblico guarda personaggi come il classico anti-eroe – sento che non sia più nemmeno classico. È solo un nuovo tipo di storytelling – in cui ci arrabbiamo con loro. Siamo inorriditi da alcune delle loro azioni. Il nostro tipo di appoggio per questi personaggi è messo in discussione. Sento che questo sia un momento eccitante, specialmente come donna, raccontare quel tipo di storia.

Ci stiamo prendendo tempo per conoscere Emily e scoprire cosa le accadrà in questa serie. Quanto ci vorrà per vedere di cosa è capace?
Stana Katic: Questa è parte del mistero della prima stagione. La domanda è: chi è lei, davvero? Questo è un personaggio che è mancato per sei anni ed è tornato, ma il mondo è completamente andato avanti. Lei non ha posto in questo nuovo mondo. Ci sono molti segreti che sono stati nascosti e che stanno essendo scoperti nel corso della sua risurrezione. Oltre a questo, lei ha pochi ricordi di quel che le è accaduto durante quei sei anni. Comprendiamo che c’è una notevole quantità di tortura, ma non sappiamo in che grado. Lo scopriremo come pubblico man mano che la storia procede nel corso dei 10 episodi. Entro il momento in cui raggiungiamo la fine, avremo una certa quantità di risoluzione, ma è il tipo di risoluzione che lascerà una grossa domanda alla fine della prima stagione.

Significa che c’è spazio per una Stagione 2 di Absentia? 
Stana Katic: C’è così tanto spazio da esplorare, si!…[Absentia] è un thriller divertente, grintoso. È la storia di una sopravvissuta e penso che la gente sarà molto entusiasta di giocare in un mondo che è un’altra specie di storia del tipo “la Ragazza con il Tatuaggio di Drago” in televisione. Penso sarà eccitante per le persone.

La Stagione 1 di Absentia debutta Venerdì 2 Febbrario su Amazon.