Stana Katic, co-protagonista nella serie Castle, cambia registro nell’oscura e creda Absentia.

 

OGGI AXN PRESENTA:
UNA SERIE AMERICANA CHE SEMBRA SCANDINAVA

Emily è un’agente dell’FBI. O meglio, era. “Fu sequestrata sei anni prima dell’inizio della nostra storia, e si crede che sia morta”, spiega Stana Katic, che torna in televisione dopo un breve PARON TRAS EL EXITO di otto stagioni di Castle. La storia di Absentia, che stasera (22.05) presenta il canale AXN, inizia quando Emily, il suo personaggio, appare senza ricordare quel che è accaduto in questo tempo. “È stata torturata per sei anni, torna ed inizia una nuova vita. Il suo mondo precedente è cambiato completamente: suo marito si è risposato, suo figlio è cresciuto e chiama “mamma” un’altra donna, suo padre è malato… Così inizia la prima puntata”, continua l’attrice canadese con radici serbe.

Quello che era il marito di Emily, Nick (interpretato da Patrick Huesinger), riceve una chiamata con la localizzazione del punto in cui può trovarla: in una capanna nel mezzo del bosco al di fuori di Boston. Quella capanna, in realtà, è stata costruita nel mezzo dei boschi del Palazzo di Vrana, la residenza ufficiale di Simeone di Bulgaria nella periferia di Sofia, oggi aperta al pubblico. In totale, tra i giardini ed i boschi nel circondario del palazzo, sono state girate 35 scene di Absentia. “Molta dell’azione si svolge nella natura, e questa somiglia abbastanza a quella del Massachusetts”, racconta Maria Feldman, una delle produttrici.

Per la Feldman, il direttore Oded Ruskin, ed il direttore della fotografia, Nadav Hekselman, era fondamentale girare in posti distinti e reali, evitare gli studi il più possibile. “Non giriamo cronologicamente, ma come un film: c’è il copione completo di tutti gli episodi e giriamo in base al posto”, spiega la Feldman. Dall’inizio, creatori ed attori hanno avuto accesso ai copioni completi dei 10 episodi, girati in un tempo record di 62 giorni iniziando da gennaio 2017 e passando per 60 posti a Sofia e nei suoi dintorni. “Solo le poche scene di città le abbiamo girate in studio, ricreando le strade”  racconta.

Si necessita di una squadra ben allineata creativamente per superare una ripresa così. La Feldman, Ruskin e Hekselman provenivano da un lavoro insieme in False Flag, serie di spionaggio israeliana che ha richiamato l’attenzione dello studio, e per la quale è stato mandato loro il copione di Absentia.
Li colpì subito. “Mi piace che sia un thriller ma che sia anche un dramma familiare”, dice Oded Ruskin. “Mi è sembrato unico perchè è thriller, ma molto, molto emozionale: è una donna che torna per scoprire che suo marito si è risposato”.


“È una domanda interessante da porti come attore”, riflette Huesinger. “Che faresti se qualcuno a cui tieni scomparisse? Per quanto tempo lo cercheresti? Immagina di perdere tuo figlio: per quanto lo cercheresti prima di demordere? E, d’improvviso, quando già hai rinunciato, torna e devi affronare tutto, è un altro tipo di dramma”.

Oscurità ed emozioni

Nick si trova all’improvviso in casa con la sua ex moglie, Emily, che non ha mai smesso di amare, e con Alice (Cara Theobold), la sua attuale moglie, che ha cresciuto il figlio di Nick ed Emily e la quale anche ama. “Tutti i personaggi hanno la propria storia e lotta”, dice Theobold. Altro elemento che differenzia Absentia dalle serie di mistero e le aggiunge emozioni, commentano i produttori.

Ma, soprattutto, quel che la distinguerà dalle serie come Blindspot, con la quale coincide riguardo la perdita di memoria delle sue protagoniste, è il suo tono. “È molto più oscura e cruda”, dice Theobold. “Sembra una serie scandinava”“Qualcosa che da molto tempo non si vedeva nella televisione americana”, aggiunge Neil Jackson, che interpreta il fratello di Emily. Patrick Huesinger è d’accordo: “Se devo paragonarla a qualche serie, sarebbe con l’originale danese di The Bridge, tanto nel tono quanto nell’interpretazione, come nel copione o nella fotografia”.

UN’INSALATA DI GENERI

Absentia è un thriller poliziesco, un dramma familiare, romantico… “È una storia molto drammatica”, dice Oded Ruskin, il suo direttore, che ha cambiato molti dettagli della storia originale, però mantenendo la premessa: Che succede se una donna torna dopo sei anni di sparizione?- “A volte sembra un film horror”, aggiunge la produttrice Maria Feldman.

Anche se di produzione americana, tutta la squadra concorda nell’assimilarla più allo stile di serie oscure che si sono prodotte in Europa di recente. “Esplora il dolore, senza indorare la pillola”, assicura Clara Theobold. Molte delle domande si risolveranno nella prima stagione, ed altre rimarranno aperte… per possibili rilasci futuri.