Come ti prepari per interpretare un personaggio?

“Leggo la sceneggiatura… e memorizzo le battute”, oh Stana come vorrei che fosse così facile essere un’attrice di successo.

 

Ha vestito i panni della detective Kate Beckett per 173 episodi andati in onda nell’arco di otto lunghi anni, ma Castle è finito e abbiamo dovuto adattarci. Absentia, il suo nuovo progetto, è il modo più veloce per lasciarsi il passato alle spalle.

I NOMI CHE SEGUONO hanno qualcosa in comune: cercano di far dimenticare il passato, ma potrebbero non farcela nemmeno tra 100 anni: vedi Daniel Radcliffe e ti viene in mente Harry Potter (la saga cinematografica del giovane mago finita nel 2011 e lui da allora ha interpretato una dozzina di altri personaggi, ma nessuno come quello).

Lo stesso vale per Hugh Laurie e Dottor House, Jim Parsons e Sheldon Cooper o per Matthew Fox e Jack Shepard della serie Lost. Tutti loro sono bravi attori, con carriere più o meno brillanti alle loro spalle, ma che la memoria collettiva insiste a legare al personaggio e non alla persona.

Stana Katic (Ontario, Canada, 1978) ora affronta la sfida di far finire Kate Beckett, la carismatica (a suo modo) co-star di Castle, nel dimenticatoio.
Dal 2009 al 2016 si è messa nei panni della detective e poi capitano del Dipartimento di Polizia di New York. Otto lunghe stagioni, 173 episodi, che ogni settimana erano visti da una media di 10 milioni di spettatori solo negli Stati Uniti.
Un’impresa molto ardua quella che si pone Stana. Tante persone che guardano la stessa donna interpretare sempre lo stesso personaggio per anni, è assolutamente normale che uno non sappia più distinguere tra l’uno e l’altro. Lei, nonostante questo sfoggio di personalità forzata, si sente fortunata “Questo lavoro mi ha dato molta esperienza. Posso solo essere grata per tutto ciò che il lavoro mi ha dato” ci confessa.

 

Absentia potrebbe essere lo show che la slega da Castle. La prima produzione della Sony Pictures Television Network, assieme ad una nuova strategia della multinazionale, è una delle uscite più ambiziose di questo autunno.
La prima stagione, composta da dieci episodi, segue Emily Byrne (Stana Katic), agente dell’FBI specializzata nel catturare serial killer, che un giorno scompare senza lasciare nessuna traccia e viene dichiarata morta. Nonostante ciò, sei anni dopo viene ritrovata in una cabina nella foresta. Viva, ovviamente. Questa è la bella notizia. La cattiva è che non ricorda niente di ciò che le è successo durante questi sei anni e non sa bene dove e come iniziare a cercare la persona responsabile per la sua prigionia.
“Sono stata associata a Castle per anni. Fortunatamente Absentia è completamente diverso da quello che ho fatto fin’ora. Ogni capitolo di Castle era chiuso in maniera indipendente. In questa occasione, al contrario, abbiamo girato una serie dove l’azione dura l’intera stagione. Il suo tono è dark e non ha quel tocco giocoso che aveva Castle” spiega l’attrice. Nonostante i punti in comune che Absentia e Homeland possono avere, Stana preferisce prendere le distanze dalle due serie “Mi piace l’idea perché sono una grande fan della serie della Showtime, ma preferisco non comparare i due prodotti”.

Sembra che Absentia sia l’opportunità perfetta per risolvere qualche questione. Infatti, siamo sicuri che nessuno sia più interessato del lasciare Kate Beckett nel passato di Stana stessa. È stato detto molto sull’atmosfera spiacevole che aleggiava sul set dell’ottava stagione di Castle. Come i gossip suggerivano, i rapporti tra Stana e il suo compagno di set Nathan Fillion (Richard Castle), non erano dei migliori. Infatti, la decisione di Stana di abbandonare la serie – provocata dalla tensione non risolta tra lei e Fillion – ha portato ad una chiusura anticipata, quando era in programma di girare una nona stagione.
Se vi siete mai chiesti il perché della chiusura improvvisa, ecco la risposta.
Chi lo sa, magari l’abbandono faceva parte del piano di Stana: far dimenticare al pubblico Kate Beckett. Ci riuscirà?
Guardate Gillian Anderson…